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Successo per la seconda edizione de Le Danze dei Continenti: un ‘Mondo etnico’ tutto da scoprire

Lasciarsi coinvolgere in un viaggio musicale in giro per il mondo, restando comodamente seduti sulla poltrona di un teatro. E’ questa l’idea geniale di Alessandra Micarelli, organizzatrice  dell’evento ‘Mondo Etnico’ e della Rassegna ‘Le Danze dei continenti’ (Roma, Teatro Viganò, 3 marzo, seconda edizione), di cui Ballare Viaggiando è stata media partner

di Livia Rocco

La forza della originale rassegna "Le Danze dei Continenti", basata sulle esibizioni di numerose scuole di danza etnica, sta nella estrema varietà di stili, atmosfere, tradizioni e costumi; salti continui e mozzafiato dal Medio Oriente all’Irlanda, dall’Egitto alla Spagna, dal Sudamerica alla Polinesia, dal Mediterraneo al Far West, e tutto in una serata! Cambiano i passi, i ritmi, i colori sul palco, proprio come quando, durante un viaggio, mutano i paesaggi, i volti, le sensazioni.

E in questa ‘galoppata’ - accompagnata da costumi di grande effetto - che ci ricordava ogni istante la ricchezza inestimabile del mondo, ce ne è stato  un po’ per tutti i gusti: dalle esibizioni più tradizionali come il flamenco, il tango, le danze popolari argentine, messicane, italiane, la danza del ventre e del velo egiziane e nordafricane,  fino alle performance più particolari come le danze afro-sperimentali, l’american trybal style (ATS),  la sofisticata danza classica persiana. Di forte impatto anche la Step Dance irlandese e l’esibizione del gruppo Murga Patas Arriba, una sorta di travolgenti ed esuberanti saltimbanchi, rappresentanti dell’Argentina.

Se il ballo del tamburo e la pizzica salentina (novità 2012 l'introduzione delle danze popolari italiane) sono riusciti a trasportare il pubblico in un’atmosfera quasi ipnotica con il loro ritmo incalzante, riempiendo il palco di ballerine di ogni età che con i loro abiti bianchi evocavano un clima solare, le bambine che hanno ballato il repertorio tradizionale  polinesiano e il country americano si sono fatte notare per la loro simpatia e per la freschezza delle coreografie.

Le lezioni di danza, un esperimento riuscito

Cuore pulsante e grande ‘motore’ di questo evento romano destinato a crescere ancora è Alessandra Micarelli. “Sono soddifatta per la qualità delle esibizioni e per la partecipazione del pubblico, decisamente più numeroso rispetto alla prima edizione, anche se naturalmente si può migliorare ancora - commenta  Alessandra al termine della serata -. In aumento anche la partecipazione delle scuole, che ha arricchito il programma rendendolo ancora più vario e vivace”.

La grande novità di quest’anno sono state le lezioni, che hanno permesso al pubblico di sperimentare in prima persona le danze etniche. I maestri – e non soltanto quelli delle scuole che hanno partecipato alla rassegna ‘Le Danze dei continenti’ - si sono avvicendati sul palco per tutta la giornata mettendosi a disposizione dei principianti per un' ora. Un’esperienza da ripetere? “Senz’altro – risponde convinta l’organizzatrice -. Come era abbastanza prevedibile, l’afflusso è stato un po’ scarso la mattina per poi aumentare nel pomeriggio, ma la cosa importante è stato il forte coinvolgimento dei partecipanti e dei maestri, e l'opportunità di ballare sul palco di un teatro, cosa che non capita tutti i giorni. Conto di inserire le lezioni anche nella prossima edizione”.

E oltre al concorso fotografico PhotoEtnik e al mercatino dell’artigianato inaugurati quest’anno, c’è qualche altro  evento collaterale in vista... “Sto pensando di  arricchire la manifestazione con la gastronomia etnica: in una ‘maratona’ come questa vedrei bene qualche piacevole pausa tra una danza e l’altra".

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Roma, ‘Mondo Etnico’ 2012, danze popolari e lezioni di ballo. Una grande festa

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